mercoledì 27 novembre 2013

GRANDI SCRITTORI IN BIBLIOTECA / PINO APRILE

Il libro parlante prosegue nel suo percorso attraverso le strade possibili della lettura, con particolare riferimento alla Puglia. In questo ciclo autunnale, dopo i libri supportati dal Comune di Capurso e dedicati al Risorgimento (Lorenzo Battista) e alla regina Bona Sforza (Angela Agnusdei e altri), dopo l’imperatore Federico II e le sue donne con l’altamurana Bianca Tragni, la biblioteca “Giuseppe D’Addosio” ospita (Sala Eventi, venerdì 29 novembre, ore 19,30) un saggista che, in pochi anni, è divenuto punto di riferimento dell’analisi, spietata e impietosa, del Sud.
Pino Aprile, originario di Gioia del Colle, ha 63 anni. Giornalista, è stato vicedirettore di Oggi e direttore di Gente. Ha lavorato in televisione con Sergio Zavoli nell'inchiesta "Viaggio nel sud" e a Tv7, settimanale di approfondimento del Tg1.
Lo scrittore di Gioia del Colle Pino Aprile. Ha 63 anni, sarà
a Capurso venerdì 29 novembre, in biblioteca
Aprile ha scritto libro tradotti in molte lingue come "Elogio dell'imbecille - Gli intelligenti hanno fatto il mondo, gli stupidi ci vivono alla grande" (2002, Piemme) ed "Elogio dell'errore (2003, Piemme). Lasciato settimanale popolare Gente, si occupato principalmente di vela e sport nautici in genere, dirigendo il mensile "Fare vela" e scrivendo alcuni libri sul tema come "Il mare minore" (2004, Magenes), "A mari estremi" (2007, Magenes) e "Mare, uomini, passioni" (2007, Electa Mondadori).
 A marzo 2010 la svolta. pubblica il libro "Terroni - Tutto quello che è stato fatto perché gli italiani del sud diventassero meridionali" (Piemme), un saggio giornalistico che descrive gli veenti che hanno penalizzato economicamente il meridione, dal Risorgimento ai giorni nostri. L'opera diventa un bestseller: 250mila copie. Per questo libro, a maggio dello stesso anno gli vengono conferiti, fra gli altri, a Palermo il Premio Augustale, a Reggio Calabria il Rhegium Julii, ad Aliano il Carlo Levi, ad Avezzano il Marsica. Dal libro nasce lo spettacolo teatrale omonimo con l'attore Roberto D'Alessandro e musiche di Mimmo Cavallo. Per iniziativa di Marcello Corvino, dagli ultimi lavori del giornalista gioiese e dalle canzoni brigantesche e meridionaliste di Eugenio Bennato, è tratto il lavoro teatrale "Profondo Sud", che i due attori portano in palcoscenico nell'estate 2012.
Intanto, tra agosto 2011 e febbraio 2012 gli viene conferita la cittadinanza onoraria di San Bartolomeno in Galdo (BN), di Laterza (TA) e di Caccuri (KR).
A novembre 2011, a Manhattan, in occasione della presentazione americana di "Terroni", riceve il premio "Uomo ILCA" (Italian language inter-cultural alliance) e ad agosto successivo di aggiudica il primo premio della prima edizione del Premio letterario Caccuri dedicato alla saggistica.
Dopo aver scritto "Mai più terroni. La fine della questione meridionale" (2012, Piemme), quest'anno esce, sempre per i tipi della Piemme, "Il Sud puzza. Storia di vergogna e d'orgoglio".
Venerdì alla D'Addosio converserà sui temi della produzione saggistica il giornalista de "La Gazzetta del Mezzogiorno Francesco Costantini. Per anni alla redazione Cultura del quotidiano barese, Costantini, dopo aver lavorato in Cronaca, è ora vice capo servizio allo Sport. E' una delle penne più raffinate di uno dei più importanti giornali del sud.
L'incontro con Aprile fa un po' il paio con quello avutosi martedì con Valerio Massimo Manfredi, ospite del Presidio del libro Cartesio. un'accoppiata che fa dire senza tema di smentite "Capurso, città del libro. Grandi scrittori in biblioteca".
La rassegna letteraria "Il libro parlante", coordinata da Marisabel Prigigallo, consigliere comunale e presidente del Comitato di gestione della D'Addosio, nasce nel 2010, nell'ambito delle molteplici iniziative dell'assessorato alle Politiche culturali guidato dall'instancabile Michele Laricchia. in tre anni ha ospitato, anche fuori delle mura della biblioteca (il parco, il chiostro di Santa Maria del Pozzo, la sala Tansella, i giardini pubblici), autori e libri i più vari, ma con un unico, fortissimo comune denominatore: la pugliesità o al più la meridionalità. Autori e libri con nella testa e nel cuore la nostra terra e la nostra gente.

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