sabato 14 settembre 2013

SAGRE E DINTORNI / IL CROCIFISSO DI RUTIGLIANO

Rutigliano, un momento
dei fuochi in contrada San Lorenzo
Non ho molta simpatia per le feste patronali. Sarà perché sono ripetitive, costruite su un cliché che, evidentemente, non può non essere quello. Sarà che noi gente di Capurso abbiamo la puzza al naso, abituati come siamo ai festeggiamenti per la Madonna del Pozzo... Chissà.
Rutigliano, la cassarmonica
La curiosità per la celebrazione laica del "Crocifisso" di Rutigliano deriva dai fuochi pirotecnici accompagnati dalla musica. Nella città dell'uva li propongono da alcuni anni. Sono un'attrazione. Questa volta a dire il vero incomprensibile. Quanto i fuochi siano pertinenti con le canzonette di Emma Marrone dio-solo-lo-sa. Fiume di gente, invero molto ordinata. Fa impressione che si cammini tranquillamente sui binari della ferrovia Sud-Est. Gli organizzatori hanno consultato l'orario delle FSE: infatti, non passano treni fra le dieci e le undici di sera. I fuochi sono eccellenti, musica a parte, ovviamente. Ma la vera sorpresa deve ancora venire. A mezzanotte, le luminarie ballano. Simpatica l'iniziativa della ditta De Cagna che ha trasformato la fastosa costruzione a led in una discoteca.
Rutigliano, il prospetto principale delle luminarie.
A mezzanotte,, insieme alle arcate retrostanti, si è trasformata
in "discoteca"
Tornando alla festa per la Madonna del Pozzo, fa specie come in altre cittadine l'industria del santo consenta manifestazioni di certa attrattività, ancorché certamente costose. Ma questo è tutt'un altro discorso, che mi porterebbe su percorsi sdrucciolevoli e che sicuramente andrebbe a urtare la suscettibilità di sai e tonache, comitati e fasce tricolori. Meglio non dire. Meglio, molto meglio, consultare i programmi e organizzare la prossima puntata. A Rutigliano c'è Fiorella Mannoia per la festa dell'uva? Sicuramente meglio, molto meglio, di una nota cantautrice romana vista (e cancellata dalla memoria) di recente.

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