domenica 15 settembre 2013

ILMIO CALCIO / CELLAMARE-LUCERA 4-0


CAPURSO, STADIO COMUNALE
DOMENICA 15 SETTEMBRE 2013, CAMPIONATO DI PROMOZIONE, GIRONE A

CELLAMARE-NUOVA LUCERA 4-0
CELLAMARE: Ritorno, Longo, De Marzo, Iurlo (32’ st Ceglie), Rubino, Regalino, Schiraldi, Lovicario (15’ st Giuliani), Ferrarese, Terrevoli, Summaria (22’ st Conese). A disp. Caravelli, Ardito, Cagnello, Giannelli. All. Fumai.
LUCERA:  Mucciarone, Caggiano, Marino, Di Sabato, Lo Mele, Totaro, Cardone (1’ st Gramazio), Dell’Aquila (29’ st Tanzi), De Paolis, Carrara (43’ st Ruggiero), Barisciani. A disp. Mescia, Amoroso, Ardore, De Sario. All. De Paolis.
ARBITRO: Conte di Taranto.
RETI: pt 3’ e 28’ Summaria; st 12’ Terrevoli, rig., 40’ Schiraldi.

CAPURSO – Credetemi sulla parola. Il primo gol di Summaria è da antologia. Bello in tutte le latitudini calcistiche. Bello sotto tutti i cieli del  football. Terrevoli apre verso destra per Schiraldi, corsa e cross perfetto dell’esterno noyano, oggi particolarmente ispirato. Summaria si coordina e vola verso l’impatto con la palla. Che è semplicemente perfetto e che manda la sfera di cuoio alle spalle di un Mucciarone, come si  dice vanamente proteso in volo. È il terzo minuto di gioco dell’esordio alla terza stagione in Promozione per il Cellamare. La mezza rovesciata di Summaria va scattare in piedi lo scarso pubblico presente. Non passano che 25’ e la scena si ripete. Schiraldi vola ancora una volta sulla corsia di dritta, stavolta arriva sul fondo, stavolta il cross è basso, ma ancora una volta Summaria è pronto: ancora una volée, ancora imprendibile per Mucciarone che non intercetta la conclusione bassa. La netta superiorità espressa dal Cellamare è suggellata dall’uno-due dell’attaccante arrivato in estate. 
Ezio Summaria, attaccante 28enne
del Cellamare. Qui è in una foto
d'archivio con la maglia del
Rutigliano, squadra in cui ha militato
cinque anni
Ezio Summaria è originario di Mola, ha giocato nelle giovanili del Capurso, con Gianni Black, poi per cinque anni ha militato a Rutigliano, facendosi tutte le categorie della resurrezione del calcio azezino targato Rutiglianese. Nel corso della stagione, un terribile incidente gli fa rischiare la vita. Torna a giocare dopo cinque mesi. I mezzi tecnici valgono la categoria superiore, il temperamento no. Al di là di tutto, per la punta 28enne si tratta, 4 gol in due uscite: 2 al Bitritto in coppa, altrettanti al Lucera.
Torniamo alla partita. Persino le bandierine sono grigie allo stadio comunale di Capurso. C’è poca gente. Molta ne arriverà in corso d’opera, forse ingannata dall’anticipo di orario fissato dal calendario. Il clima non è proprio da grande evento. Cellamare, affrancatosi dal Capurso (dove l’unico club rimasto è la Football di Seconda categoria) prosegue nel suo progetto ammirevole. Se solo avesse avanzato domanda di ripescaggio, oggi militerebbe in Eccellenza, al posto dello Stella Jonica. La squadra allestita da Vito Fumai, dal nuovo direttore sportivo Tommy Ruccia e dal tecnico Muzio Fumai sembra in grado di battersi ai livelli più in alti. 
L'ultimo arrivo, quello di Aleandro Giuliani (ex Corato e Molfetta) è un chiaro segnale che i cellamaresi non vogliono essere comprimari. Fra l’altro, se è vero che il Lucera è apparso largamente inferiore, è altrettanto vero che il Cellamare registrava le assenze dei difensori De Ceglie, Desimini e De Carne (capitano e leader del gruppo), del giovane mediano Hamad, del centravanti Fanfulla. Fumai ha così arretrato Vincenzo Rubino in terza linea, in coppia con Regalino. Nel cuore della mediana, subito dietro Donato Highlander Terrevoli (45 anni il prossimo 14 gennaio) c’è il giovane Iurlo, visto alla Liberty Molfetta di Nicola Canonico, insieme ad un altro aficionado del Cellamare, Danilo Lovicario. In avanti, Ferrarese funge da centravanti, con Summaria guastatore.

Il Lucera di Michele De Paolis ne ha tanta di strada da fare. Dopo lo 0-3 interno in coppa subito dal Carapelle, il poker servito sull’erba di Capurso. Dalle parti di Ritorno solo un pericolo, un tiro dalla distanza di Alessandro De Paolis, figlio del tecnico che, deviato da un difensore mette i brividi al portiere di casa. A chiudere i conti ci pensa la freddezza di Terrevoli che trasforma un calcio di rigore invero generosamente concesso da Antonio Conte, arbitro del match. L’ultimo gol, a sigillare il risultato e suggellare una prestazione superba, il drop di Vincenzo “Gallipoli” Schiraldi che s’insacca più o meno all’incrocio dei pali. Insomma, tre dei quattro gol sono stati di pregevolissima fattura. La nona stagione calcistica del Cellamare si apre sotto i migliori auspici. Giugno, Lamuraglia, D’Ambruoso, Di Gioia e Fumai restano piccoli eroi (fare calcio senza stadio e con pochi soldi non è poca cosa) della piccola Cellamare, tra i centri più piccoli a proporre calcio tra Eccellenza e Promozione.

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