lunedì 12 agosto 2013

SAGRE E DINTORNI / TRANI, TURI, SAN VITO E TRIGGIANO

Mi piace segnalare alcuni eventi svoltisi in vari angoli della Terra di Bari nelle ultime sere.
La presentazione di Calici di stelle, a Trani. A destra,
l'assessore regionale Fabrizio Nardoni e il sindaco
Luigi Nicola Riserbato
A Trani c'è stata la kermesse di Calici di stelle. Trani è splendida. La manifestazione, organizzata in modo impeccabile, ha visto la partecipazione di molte decine di cantine. Dietro uno dei candidi banchetti dislocati nel centro storico - dalla banchina del porto alla piazza della cattedrale - ho ritrovato un vecchio amico, Mimmo Scarpetta. Imparentato con il grande commediografo Eduardo Scarpetta, una laurea in architettura e soprattutto fine sommellier.
Giovanni Addante alle prese con il suo padellone. Sulle
note di Fabrizio De Andrè offerte da Pasquale Guerra,
ha preparato cavatelli ai frutti di mare e ceci per oltre
cento persone
A Triggiano, Pasquale Guerra ha offerto un concerto dedicato a Fabrizio De Andrè. Tra le ultime canzoni del grande genovese, una delle liriche che amo di più, Disamistade ("un'assenza apparecchiata per cena"), storia di una faida infinita tra due famiglie disarmate di sangue e le cui donne sono schierate a resa e in attesa dell'ennesimo scoppio di sangue (https://www.youtube.com/watch?v=79l-Zv7U1zA). Oltre agli standard di Faber, Guerra, insieme ai suoi amici (tra cui il chitarrista Pino Mazzarano, che ha offerto sprazzi dei suoi virtuosismi), ha offerto Princesa (la storia di un trans brasiliano che finisce per convivere con un avvocato milanese) e Dolcenera (l'amore forte e sensuale della moglie di Anselmo mentre fuori infuria una delle alluvioni che periodicamente colpisce Genova). Il concerto, tenuto nel cortile della scuola don Bosco, ha avuto un curioso prologo. Pasquale Guerra festeggiava i 64 anni. L'ha fatto offrendo l'esibizione di Giovanni Addante. Il quale s'è esibito con uno strumento molto particolare. Il Padellone. Con il quale ha preparato degli ottimi cavatelli con ceci e frutti di mare.
A San Vito, borgo marinaro pochi chilometri prima di Polignano a Mare, si è svolta la sagra "Il ballo di San Vito". Posto suggestivo. Tra il mare e i campi di ortaggi (questa è terra che produce ottime carote) c'è una suggestiva costruzione, l'abbazia (http://www.polignanoamare.com/it/da-vedere/labbazia-di-san-vito-008.html). Scenografia unica per il concerto di un gruppo di cui non ricordo il nome. E che tuttavia, non ha offerto la solita pizzica in tutte le salse. Ma ha consentito di fare un viaggio dal Salento alla Transilvania, dai cieli d'Irlanda alla Puszta ungherese, passando per la musicalità partenopea.
Turi produce ciliegie e percoche. La sagra dedicata alla particolare pesca non era in grado di suscitare particolari interessi. C'erano stand che propinavano arancini siciliani e sfogliatelle napoletane, tutt'altro che squisite. Ci sono casi in cui municipi, associazioni e piccoli imprenditori pare siano quasi costretti ad organizzare sagre. La stessa Turi, per esempio, già preannuncia (starei per dire minaccia, se il tono è quello dell'altra sera) la sagra dei "tronere" (braciole di carne) e della faldacchea (http://www.youtube.com/watch?v=_-9fLCeXT5Y). (noterella a latere: le percoche acquistate erano insipide; non capisco come sia possibile vendere pessime percoche alla sagra a questo meraviglioso frutto dedicata).

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