sabato 20 luglio 2013

INCONTRI / MARCO BIANCHI


QUESTA STORIA E’ STATA PUBBLICATA DALLA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO LUNEDì 10 DICEMBRE 2012.

/http://it.wikipedia.org/wiki/Tallinn

Tallin? E dov’è? Ma in Estonia, naturalmente. Anche in quel caso, un attimo di perplessità. Per fortuna hanno inventato Wikipedia: eccola là l’Estonia, una delle tre repubbliche baltiche. È lì che è andato un giovanotto di Toritto. A 21 anni, dopo aver giocato a calcio nelle giovanili del Toritto, della Virtus e del Noicattaro, Marco Bianchi è andato a Rossano. Qui ha incontrato Salvatore Trunfio. Che propone al giovanotto della provincia: vuoi giocare in Serie A? Nel massimo campionato estone. Il nome della squadra è quasi illeggibile: JK Kalju Nömme (letteralmente ‘scoglio’ e ‘brughiera’). Ci gioca un altro italiano, il calabrese Damiano Quintieri. “Marco ha grande volontà. Lo ricordo benissimo. Magari i piedi non sono il massimo, ma la determinazione è di ferro. Mi fa immensamente piacere”, dice Angelo Sisto, suo allenatore ai tempi del Noicattaro.
Una volontà che ha portato Bianchi vicino al circolo polare artico e a dare un contributo magari minimo alla vittoria dello scudetto del Kalju. “Tra Coppa d’Estonia e campionato ho giocato cinque partite. Ma sono stato confermato e questa è la soddisfazione più grande. Sto bene, ma non è stato sempre bellissimo: quando non giocavo, la voglia di tornarmene era una tentazione fortissima”. Marco è caparbio: indietro non si torna. E stamattina risale sull’aereo che lo porterà nell’antica città anseatica. “Giocheremo un torneo al coperto, poi a metà gennaio comincia la preparazione (agli ordini di Igor Prins, ndr). Il campionato scatta a marzo>. A luglio la grande avventura vivrà giorni straordinari. Marco gongola: “I preliminari della Champions League.Passare il turno? Non so. Dipende anche dall’avversario che ci toccherà. Però noi ci stiamo già pensando. È l’obiettivo principale”. Il Kalju ha già frequentato in Europa League, ovviamente subito eliminato.
Il livello del calcio estone? “La nostra Serie C, più o meno. Qualcuno potrebbe giocare in B, ce n’è che gioca col Varese. Però siamo professionisti. Io? Certo che ho un contratto>”.
Girolamo Bianchi, il papà di Marco, ai suoi tempi ha giocato in Promozione. Come l’ha presa quando ha sentito che saresti andato così lontano per giocare a pallone? “I miei mi conoscono bene. Sanno che se una cosa mi convince, difficilmente ci rinuncio. Comunque sono contenti. Anzi, mio padre è orgoglioso di avere un figlio che gioca all’estero”. Sarà pure l’Estonia, ma è sempre Serie A (e Coppa dei Campioni).
Ancora più orgoglioso è Onofrio Colasuonno, padre nobile del calcio giovanile e dilettante torittese, un altro dei tecnici che hanno allenato il campione d’Estonia, insieme a Carmine Caricola. L’aria fina di Toritto fa bene, evidentemente: basti pensare alla carriera di Ciccio Caputo, lanciato proprio da queste parti. “Ha giocato nelle giovanili per cinque anni. Un ragazzone gentile e educato. Durissimo e implacabile sull’uomo, ma sempre corretto”. Marco l’Estone è single e ha di nuovo i bagagli pronti. Le valigie di un lungo viaggio. “Sto per andare verso i meno dieci. Ma basta coprirsi. A riscaldarci ci penseranno le urla di mister Igor”


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