venerdì 28 giugno 2013

VIAGGI E MIRAGGI / PAESTUM

 Sono stato a Paestum l'estate scorsa. Una puntatina nel corso di una breve vacanza in Cilento, per l'esattezza a Ascea. Dalla cittadina sul mare in provincia di Salerno, a pochi chilometri da Palinuro, raggiungere il bacino archeologico in treno è molto facile.
Oggi, in macchina, nel corso della trasmissione radiofonica Baobab (RadioUno, nel pomeriggio - http://www.rai.it/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-cbafc1c8-a1e8-4a29-99ea-e8e0d951a689-radio1.html), ho ascoltato un servizio che prendeva spunti da due episodi: da un lato la mostra che il British Museum di Londra sta dedicando a Pompei e l'assemblea dei lavoratori del sito archeologico forse più importante del mondo che ha tenuto chiuso gli scavi per alcune ore, lasciando centinaia di turisti in attesa. Un po' quel che era accaduto pochi giorni fa a Roma, al Colosseo. Ospiti della giornalista che conduce Baobab c'erano Antonio Caprarica, corrispondente della Rai dalla capitale britannica, il sindacalista Giacinto Placido, e la soprintendente Teresa Elena Cinquantantaquattro. In pochi minuti sono stati espressi i punti di vista necessari per avere un quadro completo della problematica. Ci sono i diritti dei lavoratori (sacrosanti e sanciti dalla Costituzione) e ci sono i diritti dei visitatori. C'è la capacità londinese di organizzare un evento di rara bellezza e c'è una certa tendenza tutta italiana all'autolesionismo. Lasciare al sole centinaia di turisti dietro i cancelli chiusi del Colosseo, al di là dei diritti sindacali (ripeto: da rispettare e difendere), è puro masochismo. A Londra - ha sottolineato Caprarica - non accadrebbe mai. Westminster, Buckingham Palace o London Tower non resterebbero mai chiusi per simili motivi. Eppure siamo nella culla della democrazia.
C'è poi lo stato di conservazione dei bacini archeologici italiani. Dicevo di Paestum. (http://it.wikipedia.org/wiki/Paestum) (due immagini con il mio Blackberry). Poca gente. E un senso di abbandono, di incuria, a cominciare dalle sterpaglie e dai prati incolti che circondano i titanici edifici sacri. Davanti a un "totem" con le istruzioni per l'uso di uno mirabilanti templi praticamente illeggibile per l'azione del sole su un plexiglass, ho chiesto a una signora addetto al sito perché non venisse sostituito. Caro signore, quasi quasi non ci sono i soldi per lo stipendio. Si figuri se possono provvedere a nuovi supporti, mi ha detto con la chiara inflessione partenopea.

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